MERIDIANI “ANTARTIDE” Febbraio 2022 articolo “Il mio Grande Sud” di Carla Sacchi
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TUTTOMILANO di REPUBBLICA e WWW.BIMBI.IT di Giampiero Remondini 18 giugno 2015
http://www.bimbì.it/22/06/2015/in-tenda-o-in-cascina-le-vacanze-da-soli/
In tenda o in cascina, le vacanze da soli
Dalla mia rubrica “Bambini” su TuttoMilano di Repubblica del 18/6/2015. Alcune strutture hanno una storia così lunga che i bambini di ieri, oggi genitori, ci mandano i propri i figli. Una di queste è Il Mastio, un campo avventura nato nel ‘79 da una collaborazione con Topolino come “Club delle Giovani Marmotte”. Chi cerca il Mastio sul web trova un colore dominante: il verde della tenuta naturale di Vallombrosa (25 km da Firenze). C’è un edificio con tutti i servizi, tra cui l’infermeria, ma i bambini dormono in tenda. Dalla seconda notte, però. Perchè nella prima, immancabilmente, il sonno perde la sfida con i piccoli grandi stupori per i rumori del bosco: lo scoiattolo che sgranocchia una nocciolina, il cinguettio degli uccellini, il grugnito dei cinghialetti. Persino nella prima vacanza senza genitori basta poco per riconquistarsi un ritmo naturale che fa parte del dna. Al Mastio o anche alla Casa del Bosco in collina, nell’Oltrepo pavese, dove i bambini soggiornano alla Cascina Novarenzo (a Rocca de’ Giorgi), dotata di sette camere da letto. Anche qui: passeggiate nei boschi, attività manuali e creative, giochi e fiabe a lume di candela. L’offerta di vacanze per i bambini è ampia e soprattutto eterogenea. La natura gioca sempre un ruolo di primo piano, ma ci sono anche le vacanze musicali di Disvelarte a San Felice del Benaco, sopra il lago di Garda, e quelle sportive. Tra queste spicca la proposta di “Scherma for all”, un camp di una settimana a Bormio per imparare a tirare di scherma. Per farsi un’idea si può partecipare all’open day di sabato 20 alle 15,30 all’Accademia Crea in via Teglio 11. E poi c’è “Ragazzi in vela” dell’associazione PerMare. I ragazzi vivono, dormono e giocano per una settimana in barca salpando da Rapallo. Non è una scuola di vela, ma un’occasione per stare in mare insieme, facendo tante attività e ascoltando l’astrofilo, il pescatore, o il naturalista. Da casa i genitori hanno la password per seguire il diario di bordo on line.
DONNA MODERNA Di Alessandra Appiano • in Amiche di salvataggio • 8 giugno 2015
HANNO SCRITTO :
Un settimana in mezzo alla natura, il miglior regalo da fare ai propri figli.
Care amiche di salvataggio, non sempre i figli dei “ricchi e famosi” sono più fortunati degli altri. Per esempio, se sei figlia di Madonna, e ti chiami Maria Lourdes, potrebbe capitare che la tua onnipotente mammina fondi (per non perdere tempo in shopping compulsivo) una linea di abbigliamento per giovanissime. Una scusa come un’ altra per continuare a indossare gonnelline micro e chiodi di pelle fetish (che stanno molto meglio a Maria Lourdes, classe 1996, che alla genitrice classe 1958). Come parrebbe ovvio ricevere in regalo costosissimi prodotti di bellezza e di make up per guardarsi senza orrore davanti allo specchio. Del resto, se tua madre passa dodici ore in palestra, dorme con quindici strati di maschere, e si stira col botox durante il week-end, mica vorrai passare per la pecora nera di famiglia? Così, se sei figlia di Tom Cruise e Katie Holmes, e ti chiami Suri Cruise (classe 2006) mica potrai andare in giro come una felice straccioncina qualsiasi. Come minimo il tuo baby look deve stupire, devi indossare sandali con tacchi anche in spiaggia, possedere un guardaroba da due milioni di sterline, con centinaia di scarpe divise per gradazione di colore. Pensate che fatica a soli nove anni, mettersi già competere nelle classifiche delle cento donne (si invecchia presto oggigiorno) meglio vestite, e confrontarsi con quelle attempate ragazze di Lady Gaga e Sarah Jessica Parker. Così mi sono chiesta quale sarebbe invece il miglior regalo da fare ai propri figli, il lusso che ricorderanno per tutta la vita. E sono giunta alla conclusione che non ci sia niente di più bello (ed educativo) che regalargli una settimana in mezzo alla natura. Conclusione rafforzata dopo una chiacchierata con Carla, skipper di professione, conosciuta a un aperitivo improvvisato di donne all’arrembaggio (tutte in gamba, sincere, incasinate, divertenti), dove mi sono fatta tante nuove amiche di salvataggio (adoro queste riunioni post femministe e goderecce, dove si creano circoli virtuosi di sorellanza imprevista a base di vino e torte salate). Carla mi ha spiegato che i bambini, dopo una settimana in barca a vela in mezzo al mare cambiano: da piccoli ribelli ingestibili diventano orgogliosi di far parte di un gruppo coeso, un mini equipaggio che condivide un’esperienza collettiva intensa, dalla quale ognuno di loro viene arricchito interiormente. Dimenticano i cellulari (nelle settimane che organizza lei sono vietati) e i capricci sul cibo (che deve essere sano, con prodotti provenienti da culture biologico-dinamiche); diventano educati, parlano senza urlare e ascoltano senza interrompere; partecipano con entusiasmo alle attività lavorative in barca; sono i migliori reporter di tutte le escursioni; si trasformano in astronomi appassionati durante la navigazioni notturna; imparano a rispettare l’ambiente marino e le esigenze dei compagni di viaggio. Insomma una scuola di vita in gruppo, che invita i ragazzi ad avere uno sguardo costruttivo sul meraviglioso mondo che ci circonda (se ci pensate quando siamo in mezzo alla natura – e soprattutto in mezzo al mare- ogni cosa ha il potere di sorprenderci al positivo). Date un’occhiata al sito www.ragazzinvela.it oppure per avere maggiori informazioni scrivete a: info@ragazzinvela.it. E se non vi potete permettere il costo di un corso specifico, ricordate che c’è sempre un parco, un fiume o una collina vicino a casa da esplorare. E che i bambini per essere felici più che dell’ultimo modello di smarphone hanno bisogno di un prato dove correre, meglio se in compagnia di cucciolotto raccattato da un canile.
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